In questa sezione potrete trovare tutti gli articoli pubblicati sulle varie testate giornalistiche riguardanti il mio operato.
Si è parlato di dieta mediterranea, edilizia scolastica, turismo eco-sostenibile, viabilità, trasporti ma anche di tasse, delinquenza e smart city. Questi i temi toccati nel corso del dibattito organizzato dal circolo Pd di Vallo della Lucania aperto a tutti i cittadini “Vallo, città moderna o paese senza futuro? Parliamone”. Nel susseguirsi di interventi si sono succedute idee, proposte, si sono posti problemi ma tutti sono d’accordo su una questione: «la mentalità delle persone deve cambiare, bisogna interessarsi dei problemi comuni per uscire dall’apatia» e in tal senso è intervenuta al dibattito Clelia Greco una giovane studentessa di quasi 18 anni ma che ha già le idee chiare: «Il nostro disinteresse consente a chi governa spesso con incapacità di approfittarsene e di mangiare tutto ciò che rimane del nostro incerto futuro. – e si rivolge ai giovani suoi coetanei – Ciò che fa ancora più male però è sentire ragazzi di 17 – 18 anni pensare che l’unica alternativa sia scappare, lasciare questa terra e andare altrove. Fa comodo pensare che non c’è alcuna speranza. E’ un’autorizzazione al disinteresse, ma questo non è giusto e soprattutto a 18 anni non si può pensare di fuggire, ma solo di guardare avanti e di sforzarsi per pensare a cià si può fare, il futuro può esserci ma con il contributo di tutti».
Poi il turno di Riccardo Ruocco che lancia la campagna elettorale “delle idee” a 18 mesi dal rinnovo del consiglio comunale: «Partiamo oggi non per scegliere nomi ma per scrivere insieme ai cittadini il futuro di vallo. Non c’e’ piu spazio per l’approssimazione e per le casualita’ neppure per programmi elettorali scritti in una settimana. Presto il via ai cantieri dell’idea. – e conclude – Vallo non deve scegliere tra citt‡ o paese ma tra declino o ripresa, chi va via da vallo lo fa per cercare una felicità che qui non può avere e questa felicità la daremo alla gente se diamo un futuro a vallo tornando ad essere quelli chd eravamo un tempo». Non presente personalmente ma tramite sms Enzo Pasca, membro di Forza Italia che pone i suoi sinceri auguri ai presenti per l’anno che sta per cominciare a annuncia che il PD e FI locali si stanno confrontando ed accordando su alcune tematiche di interessa comune. Sono intervenuti: Nicola Botti (consigliere minoranza), Bonifacio Saturno (segretario PD Camerota), Notaroberto Mario (imprenditore cilentato che vive in Lussemburgo), Clelia Greco (studentessa), Antonino D’agosto (attivista politico), Francesco Ruocco (architetto), Dino Liguori, Riccardo Ruocco (Segretario PD Vallo), Luca Lombardi (ingegnere), Antonio Bruno (membro segreteria prov. PD), Andrea De Luca, Domenico Nicoletti, Giovanna Baldo (archeologa).
È stata finalmente fissata la data del prossimo consiglio comunale di Vallo della Lucania. La seduta straordinaria è prevista per lunedì 21 dicembre alle ore 16. In questi mesi le polemiche si sono susseguite e le interrogazioni accumulate. All’orine del giorno è inserita infatti l’interrogazione del consigliere Miraldi su rapporti tra il comune di Vallo e la Yele, la società di raccolta e gestione dei solidi urbani presieduta dal vice sindaco Marcello Ametrano. Altra interpellanza è poi quella che avanza il consigliere Nicola Botti. Botti vuole portare all’attenzione dell’amministrazione la polemica scatenata dai genitori dei piccoli alunni che hanno espresso numerose criticità sul servizio mensa offerto dalla scuola elementare Aldo Moro. Qualità, gestione e servizio saranno messi sotto la lente di ingrandimento per tentare di risolvere definitivamente il problema. Si discuterà anche del nuovo piano traffico attuato nel cuore della cittadina. L’intera opposizione presentò richiesta di convocazione per trovare una soluzione che accontentasse i commercianti e le esigenze degli altri soggetti chiamati in causa. Da allora molte cose sono cambiate a partire dalla ztl. Da qualche giorno è infatti possibile percorrere il centro cittadino senza però sostarvi. Soluzione che non è stata vista di buon occhio da tutti i commercianti. L’anno sta per finire e i nodi sembrano volgere al pettine. Se non fossero bastati i contrasti degli ultimi mesi, la convocazione del prossimo consiglio fa presagire future polemiche. Argomenti pungenti, e forse scomodi per alcuni, saranno trattati e l’avvicinarsi delle elezioni amministrative contribuisce a rendere ancora più acceso il clima.
Per il sindaco non è competenza del consiglio. È arrivata, appena scaduto il termine dei 20 giorni, la risposta del sindaco Aloia in merito alla richiesta di convocazione straordinaria di un consiglio comunale monotematico. La principale questione trattata sarebbe stata la riapertura al traffico del centro cittadino. «Non è ravvisabile la competenza consiliare nella materia proposta allo scrivente» con queste parole il primo cittadino risponde con una Pec (Posta elettronica certificata), ai cinque consiglieri che avevano avanzato la proposta del consiglio comunale.
«D’altro canto è noto a tutti che si sono susseguiti nel tempo diversi incontri tra rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle categorie più interessate per discutere e recepire proposte ed osservazioni utili ad una definizione adeguata alla vicenda – continua il sindaco Aloia che spiega come dopo gli incontri l’argomento sia stato -. Studiato e discusso a lungo allo scopo di trovare un punto di incontro».
Il primo cittadino continua poi spiegando come «non ci si intende sottrarre al confronto» sulla questione, divenuta secondo lui «speculativa e strumentale», tant’è che aggiunge poi che «nonostante non rientri tra le attribuzioni dell’organo consiliare» la decisione se aprire il centro alla viabilità, l’argomento sarà inserito all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale. Pare infatti che in tale occasione saranno annunciate le decisioni assunte dalla giunta in merito alla questione. «Una soluzione che non snaturi le caratteristiche architettoniche ed artistiche della piazza ma che allo stesso tempo diano respiro alla circolazione stradale ed alle esigenze dei commercianti» con questo annuncio Aloia invita infine i consiglieri di attendere la convocazione del regolare consiglio comunale per trattare la questione.
La risposta di Botti. Non vanno giù al consigliere di minoranza Nicola Botti le motivazioni e le scelte fatte dal primo cittadino. «In merito a quanto dichiarato dal sindaco, ritengo che lo stesso abbia perduto l’ennesima occasione per non lasciar palesare la propria incapacità a conoscere della materia amministrativa» incalza il consigliere. Botti spiega come, secondo lui, l’argomento sul quale si è richiesta la convocazione del consiglio «rientra inequivocabilmente tra quelli dell’assise, come si evince chiaramente dalla proposta elaborata dai consiglieri di opposizione, ha di fatto modificato il piano urbano traffico senza investire il Consiglio stesso». Botti si riferisce al Put approvato con delibera numero 27 del consiglio comunale l’otto novembre 2003.
«L’orientamento che vede riconosciuto e definito il potere dei consiglieri, della minoranza qualificata, di chiedere la convocazione del consiglio medesimo come diritto dal legislatore è, pertanto, ormai ampiamente consolidato – continua Botti che passa ad argomentare la scelta del primo cittadino di non convocare il consiglio su richiesta -. La dibattuta questione sulla sindacabilità, da parte del primo cittadino, dei motivi che determinano i consiglieri a chiedere la convocazione straordinaria dell’assemblea, si è orientata, per giurisprudenza consolidata, nel senso che allo stesso spetti solo la verifica formale della richiesta mentre non si ritiene che possa sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare». Botti, ricordando come non sia la prima volta che l’opposizione «sia costretta» ad interpellare il prefetto (fa riferimento al caso tosap), si pone una domanda. Si domanda quali siano I motivi, gli scopi, i vantaggi per i quali, con comportamenti illegali, gli amministratori di maggioranza continuano nel dis-amministrare spudoratamente il nostro Comune, con così tanta arroganza e contro gli interessi di una intera cittadina, ridotta ormai ai minimi termini?» e conclude ricordando come a suo dire la maggioranza rimanga «Sorda e chiusa» al dialogo e che «L’acclamata inerzia e mancanza di volontà» degli amministratori vallesi non sia più «Giustificabile». L’amministrazione per il consigliere Botti procede «A ruota libera» e la ritiene «Incapace di amministrare la nostra cittadina, nella quale ormai fin da troppo tempo viene sofferto tale atteggiamento politico – per poi chiudere -. La verità è una soltanto: il sindaco non vuole convocare il consiglio perché sa di non avere la maggioranza».
Si accoda anche Miraldi. Al duro commento da parte del consigliere Botti fanno eco le dichiarazioni di Pietro Miraldi, altro consigliere comunale. «Sono desolato, mortificato e attendere il ventunesimo giorno per non dire niente è scorretto – spiega Miraldi -. Sono ricattati dal vicesindaco e non sanno prendere una decisione, cacciate gli attributi». Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il vicesindaco Marcello Ametrano ha infatti dichiarato che non avrebbe «arretrato di un passo» rispetto a quanto dichiarato in precedenza sulla questione del traffico veicolare. Anche questa testata ha raccolto al tempo le dichiarazioni di soddisfazione da parte dei commercianti in merito alla riapertura del traffico garantita dal vicesindaco e dal primo cittadino. Una questione che diventa sempre più complicata, una polemica che non accenna a finire, non resta che attendere le prossime mosse delle parti chiamate in causa.
La questione piazza continua a creare polemiche. Ora l’opposizione scrive al Prefetto per la mancata convocazione da parte del sindaco di un consiglio comunale sul tema.
VALLO DELLA LUCANIA. Il sindaco Antonio Aloia non convoca il consiglio comunale per discutere della viabilità a ridosso del centro, l’opposizione chiama in causa il Prefetto. Il capogruppo della minoranza Emilio Romaniello, infatti, ha inviato una missiva in prefettura lamentando che nonostante lo scorso 14 ottobre la minoranza (con i consiglieri Emilio Romaniello, Nicola Botti, Mario Fariello, Pantaleone Mautone e Pietro Miraldi) chiese la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla questione del “transito veicolare e sosta in piazza Vittorio Emanuele“, il sindaco non ha provveduto ad oggi ad indire l’assise.
Il consigliere comunale, richiamando le norme dello statuto comunale, ricorda che “La convocazione del Consiglio e l’ordine del giorno delle cose da trattare è fatta dal Sindaco di sua iniziativa o su richiesta di un quinto dei consiglieri comunali” e che l’argomento piazza è di competenza del consiglio “in quanto le variazioni al traffico e sosta veicolare messe in atto dal Sindaco sono difformi dalle indicazioni contenute nelle nelle delibere di approvazione del progetto relativo ai lavori di recupero e riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele e aree contigue (Agorà del PNCVD)”.
Per questo, considerato che “a tutt’oggi il Sindaco non ha provveduto a diramare nemmeno gli inviti per la celebrazione del Consiglio richiesto e che sono già trascorsi 20 giorni (tempo previsto dallo statuto entro il quale provvedere alla convocazione), questo comportamento materializza una chiara ed evidente violazione di legge”. Di qui l’istanza al Prefetto “al fine di evitare il perpetuarsi di un’azione amministrativa illegittima e fortemente compressiva dei diritti e doveri dei consiglieri comunali, che – inevitabilmente –, in prospettiva, danneggia la cittadinanza”
Un consiglio comunale monotematico su piazza Vittorio Emanuele II a Vallo della Lucania. Lo chiede la minoranza.
VALLO DELLA LUCANIA. Basta esitazioni sul futuro di Piazza Vittorio Emanuele, bisogna decidere subito. Per questo i consiglieri comunali di opposizione Emilio Romaniello, Nicola Botti, Mario Fariello, Pantaleone Mautone e Pietro Miraldi, hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere dei problemi legati al centro cittadino ed in particolare della sua riapertura al transito veicolare e delle aree di sosta nelle aree adiacenti.
“Il sindaco di Vallo della Lucania ed il vice sindaco – spiega il gruppo di minoranza – ebbero a riferire alla stampa che i lavori non prevedevano cambiamenti sulla viabilità”. Principio, questo, ribadito nell’ultimo consiglio comunale. Eppure oggi, secondo la minoranza, emerge ancora confusione sul futuro del centro cittadino, una situazione che rischia “di mettere a repentaglio molte aziende familiari e molti lavoratori”. Di qui la richiesta di un consiglio monotematico per trattare l’argomento e fare finalmente chiarezza sul destino di piazza Vittorio Emanuele II.
A seguito delle opere di restyling il centro cittadino di Vallo della Lucania è stato chiuso al traffico. La decisione ha creato non poco malcontento, soprattutto tra i commercianti.
Odori nauseabondi nelle strade di Vallo della Lucania. Il consigliere comunale Nicola Botti scrive al sindaco Toni Aloia.
Con una nota al sindaco Antonio Aloia, il consigliere comunale del gruppo “Grande Vallo”, Nicola Botti, unitamente ai consiglieri Emilio Romaniello e Pietro Miraldi, ha chiesto di intervenire presso la giunta comunale di Novi Velia al fine di eliminare le immissioni moleste prodotte dall’impianto di depurazione.
Da alcune settimane, infatti, in alcune zone di Vallo della Lucania si avvertono odori nauseabondi che creano non pochi disagi. “Tale impianto – scrive quindi Botti nella missiva – produce forti e penetranti maleodori, i quali, trovandosi lo stesso in località Pennino, vengono percepiti unicamente dai cittadini del comune di Vallo della Lucania, conseguendo per l’effetto una situazione ormai insostenibile”. Di qui l’invito al primo cittadino Aloia di intervenire in modo deciso presso l’amministrazione comunale novese al fine di risolvere il problema.
È finito il conto alla rovescia. Per i commercianti vallesi quello di questa sera potrebbe essere l’incontro che potrebbe mettere fine a parte dei loro problemi. Alle ore 20 inizia la riunione tra commercianti e amministrazione per raccogliere le istanze sulla questione traffico e viabilità. Non tutti hanno visto di buon occhio il luogo in cui si ci riunisce, ovvero lo studio dell’assessore D’Amato, poiché non tutti i commercianti potranno accedervi. Uno di questi è l’assessore Nicola Botti, che già durante l’ultimo consiglio comunale aveva preso le parti dei commercianti:«Stasera doveva esserci un incontro pubblico tra due rappresentanti della maggioranza e l’associazione dei commercianti. Mi è arrivata la notizia che questo incontro avverrà tra pochi eletti e addirittura in un luogo privato – spiega il consigliere di minoranza Botti -. Tutto ciò è alquanto paradossale. Cara maggioranza siete solo venditori di fumo, scappate di fronte alle responsabilità politiche e private i commercianti e gli interessati di poter avere un pubblico incontro e confronto». «La cosa pubblica non può essere oggetto di trattativa privata, quanto deciso è paradossale e irrispettoso – incalza Botti -. Tra di loro si rincorrono per prendere in giro a vicenda o forse non vogliono ammettere che a di fuori del sindaco e del vice sindaco, che si sfidano a chi vincerà il titolo ‘apertura’ o ‘chiusura’ traffico, l’idea degli altri conta meno che niente. Spero di essere smentito dagli altri consiglieri così che intervengano affinché l’incontro da privato diventi pubblico soddisfano le ragioni dei commercianti e dei residenti che devono fare il ‘sentiero di Santiago’ per tornare a casa».
Il giornale del Cilento ha contattato l’assessore D’Amato che spiega: «Si tratta dello stesso incontro che si è tenuto, con gli stessi interlocutori, a luglio presso la stanza del sindaco – spiega l’assessore che poi in merito agli attacchi del consigliere Botti, avvenuti anche via social, afferma -. Non sono abituato a rispondere né a fare polemiche, sono quattro anni e mezzo che non replico mai a nulla, Nicola avrà fatto una battuta».
Nicola Botti, consigliere comunale di minoranza di Vallo della Lucania, è stato protagonista della prima puntata di “Buongiorno Cilento”, il programma di notizie e approfondimenti in onda in diretta ogni mattina dalle 9.30 su Cilento Web Radio, la radio on line di InfoCilento.
Tanti gli argomenti trattati: al centro della discussione, ovviamente, la situazione più attuale, piazza Vittorio Emanuele II.
«Sulla piazza – sostiene Botti – non si è chiari su cosa si voglia fare, nonostante ci siano delle delibere approvate dalla giunta che riguardano il Piano Urbano Traffico, il quale prevede la circolazione veicolare nelle zone oggetto di discussione». «Oggi non sappiamo cosa succede – aggiunge – questo è il vero dramma: il sindaco deve prendersi la responsabilità di decidere cosa fare».
Il consigliere di minoranza, poi, ha puntato l’attenzione sulla difficile situazione economica che attraversa la città e sui disagi dei negozianti: «Oggi ci troviamo con una piazza vuota e una situazione drammatica per i commercianti. Bisogna ricordare che dietro le attività commerciali ci sono famiglie, attività lavorative, la possibilità per il comune di fare introiti e di offrire servizi per chi è di Vallo e per chi ci viene. Per questo la chiusura del centro cittadino andava valutata bene». Botti esprime anche la sua opinione sulla questione: «Sono per la chiusura ma solo nel medio o lungo periodo, ovvero dopo esser riusciti ad aumentare l’affluenza di persone in città». «La piazza deve rappresentar la zona più bella del paese, la parte economicamente parlando più ricca e affinché ciò accada è necessario il passaggio delle macchine considerato che abbiamo anche un problema parcheggi. Cosa fa invece l’amministrazione? Chiude il traffico al centro e raddoppia i parcheggi a pagamento».
Il consigliere comunale ha espresso la sua attenzione anche sull’incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi tra il sindaco e una delegazione di negozianti del centro cittadino: «L’incontro pubblico non c’è stato poiché il sindaco si è sottratto, non ha risposto al telefono. Successivamente è stato intercettato un assessore che ha chiesto di fare riunione in un luogo privato. Questa è dimostrazione di mancanza di rispetto verso i vallesi»
Botti durante l’intervista ha criticato l’amministrazione anche su altri temi, dal bilancio («chiuso con un disanzanzo di oltre un milione di euro») alle opere pubbliche.
«La situazione è drammatica, basti pensare che abbiamo il polo tecnologico ma nessuna convenzione con un’università; per la prima volta nella storia non abbiamo l’aula consiliare; abbiamo un piano di zona che non funziona; una zona industriale che non si realizza; un auditorium che doveva essere gestito da una fondazione in partecipazione che al momento non c’è e non si sa cosa fa; abbiamo il problema strade, viabilità, parcheggi. Insomma la situazione è negativa e dinanzi a tutto questo la maggioranza si nasconde».
L’ultima considerazione riguarda l’abolizione della Tosap. «Dicono sia stata abolita ma l’hanno fatto dopo che hanno mandato accertamenti quasi tutti sbagliati, hanno fatto in modo che la gente si sia dovuta rivolgere a professionisti per tutelarsi, hanno creato un disagio e quando abbiamo sottolineato che la Tosap in quel modo non doveva essere pagata ci hanno detto che non era vero: oggi, invece dopo aver messo le mani nelle tasche dei cittadini l’aboliscono»
Domani, sempre alle 9.30, “Buongiorno Cilento” avrà come ospite Manuel Borrelli, consigliere comunale di Vibonati.
L’amministrazione comunale di Vallo della Lucania dimentica Massa. Nessun’opera nel piano delle opere pubbliche, è polemica.
VALLO DELLA LUCANIA. Continuano le polemiche a seguito del consiglio comunale tenutosi in settimana. Dopo le questioni relative al bilancio e alla riapertura al traffico di piazza Vittorio Emanuele, a suscitare malcontento è anche il piano triennale delle opere pubbliche approvato dall’amministrazione Aloia.
Ad alzare la voce è il consigliere comunale Nicola Botti che prende le difese della frazione Massa per la quale non sono previste opere pubbliche, ad eccezione del recupero del centro storico nel 2017! Opera – dice Botti – che con questa amministrazione mai vedrà il necessario finanziamento».
«Ho gridato con forza il mio disappunto – racconta il consigliere comunale – Ho riferito a questi signori che non sanno neppure dove è ubicata Massa! Non sanno che non abbiamo un parcheggio (addirittura siamo stati costretti ad utilizzare come parcheggio Piazza DI Lorenzo), non abbiamo una sala comunale, non abbiamo dove far giocare i nostri figli (un piccolo parco giochi), non abbiamo un ritrovo per gli anziani, non abbiamo la pubblica illuminazione in alcuni punti, abbiamo la strada che attraversa il centro piena di buche, abbiamo problemi con i rifiuti, non abbiamo visto realizzare il marciapiede che collega Massa a Vallo (luogo di incidenti anche mortali, purtroppo), non abbiamo messo a norma il Campo di calcio di Massa (bastavano 10.000,00)».
Ma il problema delle opere pubbliche non è l’unico, secondo il consigliere Nicola Botti, molte istanze da lui proposte per la frazione vallese sarebbero rimaste inascoltate. Tra queste la proposta «di installare una pensilina per impedire che i bambini e le loro mamme debbano prendere la pioggia nel mentre li accompagnano o li vanno a prendere dal ritorno dalla scuola con il bus; la richiesta di tenere anche noi una bacheca comunale! In questo ultimo caso dopo aver ricevuto una pec/mail con la quale mi veniva confermata (finalmente dopo una battaglia di due anni) la prossima installazione, ancora non l abbiamo! Ho gridato con ancora più forza che noi (insieme a Pattano e Angellara) non siamo cittadini di serie B!»
VALLO DELLA LUCANIA – Con sentenza n. 1497, depositata lo scorso 6 luglio, il T.A.R. Campania – Sezione di Salerno ha annullato la graduatoria definitiva di assegnazione delle “case popolari” di proprietà del Comune di Vallo della Lucania e dell’I.A.C.P. di Salerno.
Nell’accogliere il ricorso proposto dagli avvocati Pasquale D’Angiolillo e Nicola Botti, il Tribunale Amministrativo Regionale ha censurato il verbale n. 1957 del 23.9.2014 e gli atti ad esso correlati nella parte in cui avevano disconosciuto a S.M. il requisito di “alloggio improprio” di cui alla L.R. n. 18/1997, scaturente dalla sua sistemazione abitativa in una baracca, sottraendogli il pertinente punteggio.
Proprio per superare l’estrema precarietà alloggiativa, infatti, il ricorrente aveva partecipato al procedimento concorsuale attivato dall’ente locale vallese con delibera giuntale n. 69 del 3 maggio 2013, possedendo i titoli soggettivi e oggettivi stabiliti nel bando di concorso, pubblicato il 14 maggio 2013.
Tuttavia, il Comune e l’I.A.C.P. di Salerno (non costituiti in giudizio), in ossequio agli atti predisposti dalla II Commissione Provinciale per l’assegnazione di alloggi di E.R.P. della Provincia di Salerno (difesa dall’avvocato Marcello Feola), avevano negato l’attribuzione dei quattro punti corrispondenti alla condizione alloggiativa impropria del ricorrente, il cui riconoscimento avrebbe consentito il conseguimento di una delle unità abitative del complesso di Edilizia Residenziale Pubblica di Vallo della Lucania.
Il collegio giudicante (composto dal presidente del T.A.R. Amedeo Urbano, dal consigliere Giovanni Sabbato e dal relatore Ezio Fedullo) ha condiviso i motivi di gravame, affermando che “la decisione dell’Amministrazione intimata di non riconoscere al ricorrente il punteggio per l’‘alloggio improprio’ risulta effettivamente affetta dai vizi di carenza istruttoria e motivazionale lamentati in ricorso”.
Per l’effetto conformativo, la statuizione del T.A.R. ha determinato, dunque, la revisione della graduatoria e la conseguente collocazione di S.M. al primo posto, oltre che la condanna della II Commissione provinciale alla refusione delle spese di giudizio, nella complessiva misura di € 2.000,00.
“Due bimbi di 2 e 4 anni, dopo anni vissuti in una baracca, avranno finalmente una abitazione dignitosa” – dichiara l’avvocato Pasquale D’Angiolillo – “È l’epilogo positivo di una vicenda per la quale è stato necessario un giudizio dinanzi al T.A.R. del quale, circa 8 mesi fa, assunsi il patrocinio. Lo feci con il solo fine di ‘cancellare’ l’ingiustizia subita dalla famiglia in difficoltà, la quale, dopo aver partecipato fiduciosamente ad un bando pubblico, aveva visto disconosciuto il ‘sacrosanto diritto’ ad avere in concessione l’alloggio di edilizia residenziale pubblica”.
“Pur avendo provato, mediante esaustiva produzione documentale, la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del punteggio per ‘alloggio improprio’” – aggiunge l’avvocato Nicola Botti – “S.M. era stato collocato in posizione deteriore nell’apposita graduatoria. Ora, grazie alla sentenza del T.A.R., dovrà essere classificato al primo posto e la sua famiglia potrà avere finalmente una casa”.
Il Tar della Campania – sezione Salerno ha annullato la graduatoria definitiva di assegnazione delle ‘case popolari’ di proprietà del Comune di Vallo della Lucania e dell’Iacp di Salerno. Lo fa con la sentenza numero 1497, depositata lo scorso 6 luglio. Il tribunale ha accolto il ricorso degli avvocati Pasquale D’Angiolillo e Nicola Botti censurando quindi il verbale 1957 del settembre 2014 in cui era stata rifiutata la possibilità di alloggio a S.M. a causa della sua sistemazione abitativa, e cioè una baracca.
Un passo indietro L’uomo ha partecipato al concorso attivato dal Comune di Vallo pubblicato nel 2013 «proprio per superare l’estrema precarietà del suo alloggio», ma «il Comune e l’Iacp di Salerno, non costituiti in giudizio, avevano negato l’attribuzione dei quattro punti corrispondenti alla condizione alloggiativa impropria del ricorrente», spiegano i legali, «il cui riconoscimento avrebbe consentito il conseguimento di una delle unità abitative del complesso di edilizia residenziale pubblica di Vallo della Lucania». Ora i giudici del Tar hanno stabilito che «la decisione dell’Amministrazione intimata di non riconoscere al ricorrente il punteggio per l’‘alloggio improprio’ risulta effettivamente affetta dai vizi di carenza istruttoria e motivazionale lamentati in ricorso». E quindi, automaticamente dovrà essere rivista «la graduatoria e la conseguente collocazione di S.M. al primo posto, oltre che la condanna della II Commissione provinciale alla refusione delle spese di giudizio, nella complessiva misura di 2mila euro».
I legali «Due bimbi di 2 e 4 anni, dopo anni vissuti in una baracca, avranno finalmente una abitazione dignitosa – ha detto l’avvocato Pasquale D’Angiolillo – È l’epilogo positivo di una vicenda per la quale è stato necessario un giudizio dinanzi al Tar del quale, circa 8 mesi fa, assunsi il patrocinio. Lo feci con il solo fine di ‘cancellare’ l’ingiustizia subita dalla famiglia in difficoltà, la quale, dopo aver partecipato fiduciosamente ad un bando pubblico, aveva visto disconosciuto il ‘sacrosanto diritto’ ad avere in concessione l’alloggio di edilizia residenziale pubblica». «Pur avendo provato, mediante esaustiva produzione documentale, la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del punteggio per ‘alloggio improprio’ – aggiunge l’avvocato Nicola Botti – S.M. era stato collocato in posizione deteriore nell’apposita graduatoria. Ora, grazie alla sentenza del Tar, dovrà essere classificato al primo posto e la sua famiglia potrà avere finalmente una casa».
Non accenna a placarsi la polemica sulla Tosap a Vallo della Lucania. Il consigliere di minoranza Nicola Botti attacca la maggioranza, a seguito della sospensione in autotutela dei pagamenti dal 2009 al 2014, ad opera della giunta municipale vallese. «Questo è il nostro pensiero sulle gravi e false dichiarazioni rese dal capogruppo di maggioranza sulla Tosap – spiega Botti – Qualcuno, un po’ di anni fa, era solito affermare che quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo contraddittore, devi gioire, perché questo è il segno della tua vittoria». Ma «ascoltare le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Vallo della Lucania è imbarazzante, da pelle d’oca. La verità, ebbi modo di scriverlo, già diversi mesi or sono, non e’ manipolabile, per il solo fatto che é verità». «Chi ha puntato la lente d’ingrandimento sullo scandalo Tosap – prosegue – siamo stati noi cinque consiglieri di opposizione, che abbiamo chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale sin da novembre; abbiamo formulato una proposta di delibera che intendeva modificare il regolamento e, immediatamente, far sospendere e/o annullare gli avvisi di accertamento illegittimi che avevano invaso le cassette postali vallesi; abbiamo evidenziato da subito tutti gli errori in cui eravate incorsi in un accertamento “punitivo” illegittimo per la sua quasi totalità; abbiamo sottolineato con un manifesto il nostro sdegno per quanto stava accadendo, ponendo in essere l’azione decisiva che vi ha indotto a sospendere un’azione fortemente illegittima».
Secondo il consigliere invece la maggioranza avrebbe «inscenato un grottesco batti-ribatti con la Soget solo dopo la nostra richiesta di convocazione del Consiglio Comunale; sospeso gli accertamenti dopo che pubblicamente avevamo denunciato la grave ingiustizia che stavate perpetrando». E chiede spiegazioni su: «chi nel frattempo ha pagato; chi ha dovuto fare ricorso; chi ha pagato consulenti e professionisti per avere giustizia; quando il Comune sarà condannato alla refusione delle spese». «Anche di questo – chiede Botti – riterrete responsabile la Soget?». Al momento «il danno procurato all’Ente è evidente (e non mi riferisco solo alle decine di migliaia di euro di raccomandate “errate”), davanti agli occhi di tutta la cittadinanza che ha iniziato a contare i giorni che mancano alla fine del peggiore governo della città degli ultimi decenni. Invece di puntare sempre il dito su chi, come noi, fa solo il proprio dovere di controllo e denuncia, nell’interesse di tutti i vallesi, cercate di ascoltare i consigli, quando ve li diamo». «Si poteva – conclude – risolvere subito la questione Tosap, senza arrivare dove siamo arrivati e senza un danno così forte all’immagine della casa comunale e del territorio che a Vallo della Lucania guardava con interesse, sotto ogni punto di vista».
Dopo oltre quattro mesi si è tenuto a Vallo Della Lucania il primo consiglio comunale del 2015. Tanti i punti all’ordine del giorno fra cui, quello che sicuramente avrà attirato di più l’attenzione dei cittadini, la questione dei debiti fuori bilancio. Come già denunciato nei giorni scorsi dal consigliere di minoranza Nicola Botti su Facebook «il comune di Vallo nel corso degli ultimi anni ha accumulato debiti per circa 100mila euro», cifra poi ridimensionata nel corso del dibattito dal consigliere di maggioranza Celestino Sansone. La minoranza ha accusato il sindaco «di aver inserito fra le voci fuori bilancio spese non giustificabili, come cene, tendaggi ed una fascia da sindaco da 400 euro». Proprio questa accusa ha generato un battibecco, degenerato poi in aggressione verbale, fra il sindaco Toni Aloia e il consigliere Botti.
Il botta e risposta «Dimmi dove sono le cene, dove sono?» tuona Aloia alzando la voce. «Scusa sindaco ma che stai facendo il pubblico ministero?», controbatte Botti che poi passa ad elencare le voci che secondo lui sarebbero anomale. Sembrerebbe che fra le spese non previste compaia una fascia da sindaco da 400 euro, cosa smentita da Aloia che afferma che gli sia stata regalata. Ci sono poi una cena ad un coro gospel e a un gruppo di 10 ragazzi disabili, costo logo ‘estate vallese’, tende nella stanza del vice sindaco: «ingiusto che queste cose vengano pagate dai cittadini», afferma il consigliere Nicola Botti. Queste le voci di spesa incriminate e portate in risalto durante l’animato dibattito. «Approvare questi debiti fuori bilancio prima che il bilancio sia stato approvato è un modo per dare un segnale ai creditori», afferma il segretario comunale che poi rifiuta di assumersi la responsabilità sull’approvazione del punto all’ordine del giorno per cui la votazione è stata rinviata. Sembrava essere iniziata pacificamente questo primo consiglio comunale del 2015, con la presentazione del consiglio comunale dei giovani con relativo sindaco.
Spese Complessa la situazione in cui si trova a navigare Vallo Della Lucania che adesso si ritrova a dover far fronte ad un debito di non piccolo calibro. Le spese fuori bilancio saranno sanate mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, come accusa la minoranza, o si troveranno altri modi? Frattanto sulla questione si esprime il segretario del Pd vallese Riccardo Ruocco che qualifica l’ultimo consiglio comunale come «a dir poco imbarazzante».
Ruocco «Con l’insediamento del consiglio comunale dei ragazzi, unica nota positiva della giornata di mercoledì, l’attuale amministrazione ha perso una grande occasione per dimostrare di essere alle politiche giovanili del futuro». Duro il commento del segretario Ruocco che aggiunge: «Si sarebbe dovuto parlare di tecnologia, di lavoro, di famiglie, di politiche ambientali, di scuole e di tempo libero approfittando di un’occasione così ghiotta deliberare di futuro insieme ai ragazzi», continua poi Ruocco con la sua critica all’amministrazione «ed invece, cominciare dal luogo di celebrazione del consiglio, irregolare e non più idoneo ad ospitare consigli comunali, passando ai noiosi e scadenti punti di discussione programmati dall’amministrazione in una così importante occasione per i ragazzi, gli unici aspetti proiettati al futuro sono stati le tasse, debiti fuori bilancio e le tante altre spese da pagare».
«Ma tutto questo è una questione di visione e di strategie che evidentemente questa amministrazione non ha mai avuto, non può inventarsi e mai avrà, neppure copiando. Di certo il consiglio comunale di ieri è stato a dir poco imbarazzante ed ha consegnato ai cittadini vallesi ma soprattutto ai ragazzi presenti un futuro incerto e grigio». Ruocco non le manda certo a dire ed incalza: «Oramai è evidente a tutti che la maggioranza è al tappeto, in grosse difficoltà anche a discutere a votare le proprie proposte, che oltremodo sono state attese quattro mesi. Il siparietto tra il Sindaco e segretario comunale sui debiti fuori bilancio, con scelta a sorpresa di quest’ultimo di non avallare e quindi bocciare le indicazioni della maggioranza per la presenza di palesi irregolarità, è la certificazione più autorevole di una compagine amministrativa giunta ormai al capolinea – conclude – il futuro è un’altra cosa».